Nel Tempo

Veronica, va’ dalla tua mamma, fatti condurre dal Vescovo e digli che qui faccia una cappella“. Nel sogno di una bambina, Madre Addolorata, hai incastonato questo prezioso desiderio che è divenuto realtà. L’8 maggio 1857 fu posata la prima pietra di questa costruzione, aperta al culto l’8 settembre 1864.

Nel 1992 si posavano su questo luogo sacro altre pietre, vive, carmelitane chiamate per la costruzione di un edificio spirituale, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. (Cfr 1Pt 2, 5)

Il 26 novembre 1841 nasceva nella contrada del Cerreto, un piccolo centro vicino Sorano, in Toscana, Veronica Nucci. Crescendo coltivò una naturale confidenza nella preghiera, sperimentandone la forza. Un giorno piovoso di maggio, esattamente il 19 maggio del 1853, mentre conduceva le pecore al pascolo, vide una donna genuflessa in preghiera: era la Madre Addolorata.

Lettera del Cardinale Comastri

Una lettera speciale per le Monache carmelitane e tutti i pellegrini in cammino verso il Santuario…

Quando non possiamo raggiungere fisicamente i luoghi di culto a noi cari, luoghi che parlano al cuore e segnano tappe importanti della nostra vita, mettiamoci “in cammino” spiritualmente, incontro a Colui che la Madre indica con la sua vita e con la sua discreta presenza tra noi…

Di 19 in 19

Questo video esprime la sintesi e gli obiettivi di un pellegrinaggio spirituale della Comunità e di tutti coloro che si associano con la preghiera alla nostra esperienza. E’ un invito a conoscere il luogo dove, il 19 maggio del 1953, la Madre Addolorata si raccolse in preghiera e lasciò un prezioso messaggio alla pastorella Veronica Nucci e a tutti noi. E’ un invito alla conversione e alla consolazione data dalla grazia della liberazione e della salvezza. E’ una restituzione, per quanto a noi possibile, dell’amore ricevuto da Dio… che desidera ardentemente la nostra unione con Lui.

Lavori in corso

Questo è il movimento dei costruttori all’esterno; una costruzione che diviene solida e sempre più capace di accogliere e accompagnare i pellegrini che cercano la verità di se stessi nella Verità dell’Amore che li chiama a raccogliersi alla Sua Presenza… capace nella struttura, capace nel perimetro che delimita un luogo di raccoglimento, una Dimora riservata al dialogo con Dio e con la Vergine Addolorata. Una solidità che invita un movimento di costruzione e ristrutturazione anche in noi stessi….

Ci siamo quasi

La Vergine Addolorata desidera vedere presto in ordine il luogo che custodisce il prezioso ricordo della sua visita tra noi… I lavori procedono a pieno ritmo….

Il Signore custodisce la sua casa e i costruttori non lavorano invano; ma ci vuole pazienza. Già immaginiamo quale gioia potremo rivivere quando le porte del Santuario saranno nuovamente aperte per accogliere coloro che vorranno condividere con noi la preghiera e ascoltare con il cuore il messaggio di esortazione e consolazione lasciato dalla Madre Addolorata ad ogni uomo che cerca Dio…

Un cantiere in chiusura

Stiamo riconquistando gradualmente questo spazio di preghiera… E’ stata posta all’ingresso del monastero la pietra che “accoglierà” coloro che ne varcheranno la soglia, invitando ad un particolare raccoglimento del cuore per un ascolto profondo della Voce del Signore. Sulla pietra è incisa una frase tratta dai Proverbi;

Più di ogni altra cosa degna di cura, custodisci il tuo cuore, perché da esso sgorga la vita. (Pro 4,23)

Un invito speciale

 

Sia benedetta l’ora in cui la mia santissima Vergine Maria, Madre di Dio e mia, fu concepita… Maria, scala del cielo, sei porta del paradiso e l’apri...” (Maria Escobar, O.Carm. XVII sec.) Al termine dei lavori di ristrutturazione che hanno restituito al nostro Santuario bellezza e luminosità, saranno consacrati solennemente la chiesa e il nuovo altare. Ci accompagni sempre Maria, Aurora di salvezza per l’umanità, Porta del cielo, perché insieme a tutti i pellegrini che visiteranno questo luogo sacro, possiamo salire quella scala riaperta dal suo ECCOMI.

8 settembre 2021

 

Un piccolo servizio che esprime in sintesi un’esperienza intensa, nell’attesa di poter elaborare una dettagliata descrizione di questo evento vissuto dalla nostra Comunità in un clima di comunione e collaborazione crescenti.

La Madre Addolorata certamente ha vegliato in modo particolare sui presenti e ha accolto i propositi riformulati da tutti perché il nostro Santuario sia segno visibile del mistero di Cristo e della Chiesa, vaso di profumo da cui si spande nel mondo la soave fragranza di Cristo, lampada accesa della luce di Cristo. E ancora: festa di consolazione per tutti i pellegrini che hanno ripreso a frequentare questo luogo con speranza e gratitudine. 

Trentesimo di Fondazione del Monastero

Il fuoco di un’esperienza viva parte come scintilla e diventa traboccante consolazione. Particelle incandescenti di esperienze sempre nuove, sprazzi di luce vivissima illuminano e riempiono: esperienze ripetute e condivise, diventano anch’esse pane spezzato insieme, segno e richiamo. Preghiamo perché i nostri volti possano risplendere come volti innamorati, le nostre voci come un canto perenne che annuncia vita nuova. Oltre la necessaria mortificazione. Oltre ogni aspettativa. Oltre.